Approvato il Bilancio di Esercizio e di Missione 2018 della Fondazione Carisbo

Il Collegio di Indirizzo della Fondazione Carisbo, riunitosi il 18 aprile 2019 sotto la Presidenza del Dott. Carlo Monti, ha approvato il Bilancio d’Esercizio e di Missione 2018 presentato dal Segretario Generale Alessio Fustini e precedentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione e dall’Assemblea dei Soci.

• L’esercizio 2018 chiude con un avanzo di € 48.490.885 dopo aver spesato svalutazioni per 13,5 milioni di euro e portato a diretto incremento del patrimonio la somma di 30 milioni di euro (riserva da plusvalenze), frutto del maggior valore registrato dalla cessione di azioni della banca conferitaria Intesa Sanpaolo di complessivi 45,8 milioni di euro;

• L’attivo patrimoniale rileva una variazione positiva assoluta di 80 milioni di euro che consente di dare continuità al processo di diversificazione del portafoglio finanziario;

• Il patrimonio netto mostra un incremento di 46,7 milioni di euro e i fondi per l’attività di istituto, che rappresentano il “serbatoio” di risorse a garanzia dell’attività e degli impegni futuri della Fondazione, si incrementano nella misura di 20 milioni di euro. In particolare, il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni si attesta a 40 milioni di euro (da 28,9 nel 2017), al passo con l’obiettivo indicato nella Programmazione triennale (2020) di 54 milioni di euro;

• L’azione incisiva di monitoraggio dei costi operativi ha permesso di mantenere in linea gli oneri senza produrre aumenti rispetto al precedente esercizio nonostante il più elevato volume di attività generata, mentre, rispetto al Bilancio 2017, aumentano in misura rilevante le imposte che quasi raddoppiano attestandosi a 24 milioni di euro;

Nel corso dell’esercizio sono stati deliberati 322 interventi erogativi con un impegno complessivo deliberato di 24,8 milioni di euro e contributi liquidati per 21,5 milioni di euro;

Le risorse generate indirizzate al “Fondo per le erogazioni al volontariato” (Art. 62 del D. Lgs. n. 117/2017) ammontano a 1,29 milioni di euro;

• L’attività di audit e monitoraggio dei progetti ammessi nel tempo al finanziamento ha prodotto un recupero di risorse per complessivi 2,7 milioni di euro nuovamente a disposizione per gli investimenti sul territorio;

• I risultati conseguiti nel 2018 permettono di rispettare l’impegno erogativo annuo previsto di 18 milioni di euro nell’ambito degli obiettivi fissati dal Piano strategico 2019, ivi compresa la liquidazione delle risorse residue già impegnate che ammontano, a fine 2018, a complessivi 10,6 milioni di euro.

Nel corso dell’esercizio è continuato il processo di analisi e riesame degli attivi patrimoniali della Fondazione e sono state compiute alcune significative azioni con particolare attenzione al profilo finanziario, tra le quali la razionalizzazione dei fondi di investimento e la gestione della partecipazione nel gruppo Intesa Sanpaolo. In particolare, la partecipazione al capitale votante di ISP è stata ridotta dall’1,9% all’1,61%. Il peso della partecipazione in questione sul totale dell’attivo a valori di mercato risulta a fine 2018 ancora superiore alla soglia limite di 1/3, fissata dal Protocollo Acri-Mef, motivo per cui sono in corso interlocuzioni con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per delineare la futura operatività, nel rispetto del vincolo alla tutela e conservazione del patrimonio della Fondazione.

Nel corso del 2018 la Fondazione ha completato con l’ausilio dell’advisor la revisione della strategia di investimento e delle politiche di implementazione; ciò ha reso più organico e strutturato il controllo degli obiettivi e dei rischi. La gestione del patrimonio è effettuata mediante la suddivisione tra la quota detenuta in via diretta, attinente alle attività strategiche o strumentali, mentre la quota indiretta è stata affidata ad un veicolo di investimento dedicato con stile di gestione multiasset e multimamanger (vi operano i gestori HSBC, Valeur, Eurizon, Morgan Stanley), sottoposto a costante monitoraggio anche attraverso il Comitato investimenti appositamente istituito.

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Per quanto attiene al profilo istituzionale dettagliato nel Bilancio di Missione la Fondazione ha operato in linea con le previsioni delineate dal Piano 2018, gettando le basi per l’attivazione delle novità introdotte dal nuovo Piano strategico 2019.

Nel corso dell’anno la crescita si è concretizzata su più fronti:

• l’aumento del numero di iniziative, con 322 interventi promossi;

• il ricorso a nuovi modelli di intervento;

• il rafforzamento delle riserve patrimoniali e per l’attività di istituto;

• un accresciuto sistema di riconoscimento raggiunto in particolare attraverso le piattaforme digitali inclusi i social media.

Il 2018 è stato caratterizzato da una serie di eventi particolarmente significativi che hanno riguardato sia l’attività istituzionale – con l’insediamento del Consiglio di Amministrazione nel mese di giugno, l’approvazione del Piano strategico nel mese di ottobre e l’aggiornamento dello Statuto –, sia l’attività erogativa – rafforzando il confronto con i vari stakeholder e innovando le procedure, in particolare, attraverso l’introduzione, per la prima volta, dello strumento del bando specifico e non più solo trasversale.

Nel 2018 sono stati promossi 322 interventi (circa 300 nel 2017) e sono stati assegnati 24,8 milioni di euro (16,9 milioni nel 2017), valore allineato alle previsioni dell’anno.

La distribuzione delle erogazioni assegnate all’interno dei settori d’intervento è coerente con quella prevista nel Piano strategico 2018: maggiore destinazione di investimenti nei settori tipici del Welfare che aggregati si attestano a 7,5 milioni di euro (6 milioni registrati nel 2017), ai quali si aggiungono anche gli accantonamenti al Fondo unico nazionale per il volontariato per complessivi 1,29 milioni di euro. Anche il settore della Ricerca scientifica e tecnologica è cresciuto attestandosi a 2,4 milioni di euro (1,8 milioni nel 2017). Il settore Arte, attività e beni culturali registra una particolare concentrazione di investimenti dovuti in particolare all’operazione straordinaria posta in essere nel corso dell’anno, mediante la preventiva revisione Piano economico annuale, che ha portato alla restituzione del finanziamenti bancari (il cui residuo ammontava a 8,6 milioni di euro) originariamente contratti dalla società strumentale Museo della Città di Bologna per il restauro di immobili che compongono il percorso museale Genus Bononiae.

Sulle modalità di intervento adottate, al netto della partita straordinaria sopra ricordata, gli interventi diretti, quelli di sistema e i progetti a bando si mostrano complessivamente in equilibrio in termini di risorse economiche canalizzate. Rispetto al numero di interventi promossi, la modalità di selezione prevalente è rappresentata dal sistema comparativo per bando (205 interventi selezionati a fronte di 322 interventi complessivi messi in campo).

Su questo tema tutta la Fondazione è fortemente impegnata al fine di limitare il rischio di dispersione degli interventi e di polverizzazione delle risorse, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di interventi sempre più strutturati su finalità percepite dai richiedenti come prioritarie e, soprattutto, dotate di continuità temporale.

Nel corso del secondo semestre dell’anno è stato anche pianificato un piano di audit su progetti individuati sulla base di indici di complessità (importo deliberato, stato avanzamento, scadenza dei progetti). L’attività di audit dei progetti è consistita, in primo luogo, nell’analisi dei processi erogativi per valutarne l’efficienza, oltre che per adottare manovre correttive e di recupero risorse (per complessivi 2,7 milioni di euro) reimpiegate nelle attività istituzionali.

Con riferimento agli strumenti di intervento, nel 2018 sono state attivate le verifiche funzionali ad un possibile recupero degli immobili collabenti di proprietà situati ad Argelato e Monte S. Pietro. In particolare, per l’immobile di Argelato sono state percorse nuove soluzioni e fra queste la riconduzione alle opportunità offerte dai bandi europei, presentando uno studio nell’ambito della linea di finanziamento Horizon 2020 per il programma Urban Innovative Actions.

“Guardiamo al futuro con serenità e fiducia – commenta il Presidente Carlo Monti –. I positivi risultati di bilancio, frutto del grande impegno di tutta la struttura, dimostrano che la Fondazione si è ulteriormente rafforzata. Siamo quindi convinti di poter attivare nel prossimo futuro un ammontare significativo di risorse per sostenere in modo continuativo la crescita dell’area metropolitana di Bologna muovendoci su due binari: la promozione delle potenzialità del territorio e, contemporaneamente, il contrasto alle situazioni di vulnerabilità sociale”.

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti anche in considerazione del complesso contesto economico generale – dichiara il Segretario Generale Alessio Fustini –. Gli obiettivi conseguiti sul fronte della gestione operativa, lo stadio di sperimentazione raggiunto rispetto agli strumenti della filantropia moderna applicati in questi mesi e la dinamica finanziaria positiva della Fondazione consentono di affrontare il 2019 mantenendo costante l’obiettivo erogativo previsto dalla Governance e di proiettarci da oggi anche sul nuovo piano strategico”.

 

Il Bilancio di Esercizio e il Bilancio di Missione 2018 sono integralmente consultabili nella sezione “Documenti e Trasparenza”.

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