Arte in vetrina: “Allegoria del Caso e della Penitenza”

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In aggiunta alle mostre promosse nell’ambito del più articolato programma espositivo della Fondazione Carisbo, finalizzato a far conoscere e a valorizzare le proprie Raccolte d’Arte, le vetrine di Casa Saraceni che si affacciano sul portico della sede in via Farini 15 espongono alla città e ai suoi numerosi visitatori, anche stranieri, temporaneamente e ciclicamente, gli acquisti e le donazioni delle opere più significative che hanno incrementato il patrimonio artistico della Fondazione.

Ora esposto un importante dipinto pervenuto nel 2013 grazie alla Donazione Maria Antonietta Di Marzio Gaist di opere appartenute al prof. Quirino Di Marzio, luminare dell’oftalmologia: Allegoria del Caso e della Penitenza di pittore estense, inizi del XVII secolo (da Girolamo da Carpi, Ferrara 1501 ca – 1556 ca).

Si tratta della copia del dipinto di Girolamo da Carpi confluito a metà Settecento dalla collezione del duca di Modena alla Galleria di Augusto III di Sassonia, re di Polonia, in occasione della celebre “Vendita di Dresda” (1746) dei cento capolavori estensi. Di interesse la complessa iconografia del dipinto, di notevoli dimensioni e provvisto di cornice monumentale, che si inscrive perfettamente all’interno del clima erudito e intellettuale cinquecentesco che portò ai famosi studi di iconologia di Andrea Alciati e Achille Bocchi.

In primo piano spicca la figura intera di un giovane, il Caso, che occupa quasi per intero la superficie del quadro e si sviluppa in forma di spirale: le gambe di profilo a sinistra, il busto quasi frontale, la testa verso destra con il vento che spinge la chioma in avanti e il braccio destro alzato che culmina in un rasoio. Tiene i piedi alati su un mappamondo e volge lo sguardo verso una donna con gli occhi abbassati, la Penitenza, anch’essa nell’atto di compiere una torsione dirigendosi dalla parte opposta rispetto al volto.

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